lunedì 18 febbraio 2013

Ingroia-Rivoluzione Civile: costruiamo un'opposizione seria

Forse mai come in queste prossime elezioni le opinioni di chi deve recarsi alle urne sono così confuse. In Italia, infatti, negli ultimi anni sembra essere accaduto tutto e il contrario di tutto.

La "sinistra" (quella per lo più percepita come tale, ossia il PD) ha appoggiato -assieme a Berlusconi- tutte le misure di massacro sociale promosse dall'ultimo governo, quello Monti: tagli alle pensioni, cancellazione dell'articolo 18, tagli alla sanità, alle scuole e una tassa, l'IMU, fatta per colpire soprattutti i ceti medio-bassi. Sempre la "sinistra" ha tanto criticato Berlusconi, ma poi non ne ha mai ridimensionato il potere quando lo poteva fare (facendo una legge sul conflitto di interessi, tanto per dirne una).

Le destre, dal canto loro, dopo aver per anni sbraitato (mi riferisco soprattutto alla Lega e alla componente ex AN del PdL) che ci voleva più sicurezza, più rispetto per le leggi, più onestà e moralismo, meno "consociativismo", si sono poi ritrovate poi coinvolte nei vari scandali più o meno come gli altri, se non di più. Per quanto riguarda la "sicurezza", risultati concreti sono praticamente inesistenti (tranne qualche provvedimento folkloristico, tipo ronde, militari per le strade, vigili armati...).

A dare la parvenza di una ribellione contro tutto il sistema politico nostrano c'è Beppe Grillo. Ma alla sua estrema radicalità e determinazione molto ostentate mass-mediaticamente fino all'eccesso, non corrisponde poi un programma altrettanto incisivo: manca una qualsiasi traccia di lotta all'evasione fiscale, di una legge patrimoniale, di un impegno a far pagare chi finora non l'ha fatto (Chiesa in primis). Con la sola riduzione dei privilegi ai politici -pur sacrosanta- ci fai molto poco.
E mancano tante altre cose, ma su questo tornerò.
Dunque, il "ribellismo" di Grillo è sterile in partenza e non fa che aggiungere confusione a confusione.

Di fronte a tanta confusione, che fare? Astenersi?
Sarebbe come arrendersi.
Quand'anche il 90% degli italiani dovesse non votare, per i "politici" non cambierebbe proprio niente. O, meglio, si sentirebbero ancora più legittimati a perseguire interessi contrari a quelli della maggioranza della popolazione italiana, visto che avrebbero meno elettori a cui dover rendere conto.



Forse l'unico elemento di chiarezza che emerge in questa campagna elettorale è dato dalla Lista Ingroia- Rivoluzione Civile.
Intanto perchè è l'unica lista a collocarsi chiaramente a sinistra, in modo netto e soprattutto SOSTANZIALE.
Sostanziale, perchè nel suo programma ci sono tutti i punti principali che caratterizzano oggi una politica di sinistra: ripristino dell'articolo 18, tassa patrimoniale, pensioni, scuola, sanità, ecologia, giustizia, investimenti produttivi, ecc.

Qualcuno potrebbe obiettare che però Rivoluzione Civile non potrà mai attuare concretamente tali riforme, dal momento che al governo è destinata a non andarci.
Questo è vero.
Ma è anche vero che mai come oggi chi va al governo ha la strada già fortemente tracciata. Grazie ad un provvedimento che l'Europa delle banche ci ha imposto, e di cui -non a caso- quasi nessuno parla, e che si chiama FISCAL COMPACT.
Tale misura impone all'Italia tagli di decine di miliardi l'anno da qui ai prossimi vent'anni (fino a che il ns debito pubblico non si ridurrà dal 127% sul Pil di oggi (tra l'altro cresciuto sotto il Governo Monti) fino al 60% (obbiettivo, in queste condizioni, più folle, che utopistico).
Dunque, aspettiamoci ulteriori e ancora più drastici tagli all'occupazione, alla sanità, alle pensioni, alle scuole, ecc, finchè non arriveremo forse anche noi ad assaltare i supermercati, come pare stiano facendo in Grecia.

Quindi, oggi come oggi, l'unica cosa sensata è puntare a costruire una forte opposizione politica. E, però, contemporaneamente, lavorare -tutte/i- anche e soprattutto nel sociale: prepararci per portare avanti lotte, battaglie per la difesa del lavoro e dei servizi essenziali, costruendo un vasto fronte di lotta popolare per tutelare i nostri diritti-interessi.
Per questo motivo è importante una buona affermazione di Rivoluzione Civile.

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. credo che con Grillo avremo ancora a che fare e molto :)
    comunque dita incrociate per Ingroia!
    ciao

    RispondiElimina
  3. potrebbe essere, giovanotta. Come però non escludo che il fenomeno Grillo non si possa anche sgonfiare. In teoria tutto è possibile. Certo, è un fenomeno altamente mass-mediatico e poco organizzato (a livello di massa, intendo) quindi tendo più a pensare che non durerà molto. Staremo a vedere.
    Ciao

    RispondiElimina