venerdì 30 dicembre 2011

cosa mi aspetto dal 2012

Per prima cosa mi aspetto che non scoppi una guerra mondiale. Cosa che probabilmente farebbe avverare la famosa "profezia Maya" sulla fine del mondo.
Non si tratta di paranoie o pessimismo: purtroppo i segnali di una possibile guerra di grosse dimensioni ci sono tutti.
Anzi: in realtà in guerra già ci siamo. In Afghanistan si combatte ancora (e gli americani non disdegnano incursioni pure in Pakistan).
E la guerra in Libia, nonchè le forti tensioni con la Siria e l'Iran inducono a pensare al peggio.

Chi si intende di geo-politica capisce al volo che quello che sta accadendo in Siria non è affatto un caso e nemmeno frutto di una "rivolta popolare" spontanea: la Siria è rimasta -dopo l'uccisione di Gheddafi- credo l'unico paese arabo a non piegarsi all'egemonia americano-israeliana. E quindi una guerra civile DOVEVA scoppiare per forza, perchè è negli interessi degli USA far cadere quello stato.
Ma Damasco, a differenza della Libia di Gheddafi (ormai tornata ad essere -di fatto- una colonia), non è isolata. Destabilizzare la Siria significa innescare meccanismi a catena difficilmente prevedibili, in una zona già difficile come il Medio Oriente.

E poi c'è l'Iran, altra "bestia nera" degli USA-Israele nel Medio Oriente.
Gli americani e gli israeliani un giorno sì e l'altro pure provocano e minacciano gli iraniani (anche se i nostri mass-media, "progressisti" compresi, ci fanno credere il contrario).
Ma una guerra all'Iran potrebbe questa volta provocare una reazione nuova a livello mondiale.
Mi sto riferendo alla Russia e soprattutto alla Cina.
Le quali finora sono state a guardare, e a (mal) tollerare, le guerre fatte dall'Occidente in questi ultimi 12 anni (Jugoslavia-Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia), senza dire la loro.
Ma di fronte ad un escalation di grandi proporzioni potrebbero questa volta decidere di intervenire pure loro. Si tratta -come ben sappiamo- di potenze nucleari.
E Obama ("premio Nobel per la pace"), tanto per onorare il suo titolo, tempo fa ha chiaramente detto che sull'Iran gli USA si riservano il diritto di usare anche ordigni nucleari.
Ahimè, spero proprio che i Maya non avessero ragione!!!


A livello economico me ne aspetterei di cose per il 2012.
Ad esempio, che le istituzioni politico-economico europee si rendano finalmente conto (lo so: è pura utopia!) in che vicolo cieco stanno conducendo l'economia di molti paesi europei (e alla fine di tutti) e di quanto sia miope una politica economica cosidetta "rigorosa", che favorisce soltanto le banche e le peggiori speculazioni, impoverendo le popolazioni.
Mi aspetterei, viceversa, politiche di rilancio della produzione e soprattutto dell'occupazione (non precaria) e di mantenimento e di allargamento delle condizioni di benessere, andando, una volta tanto, a prendere le risorse laddove abbondano, tra i ricchi, gli evasori fiscali, ecc.

Ma si tratta chiaramente di un'aspettativa destinata a rimanere delusa:
vent'anni e passa di lavaggio del cervello basato su "basta con le vecchie ideologie superate" hanno radicato nel mondo politico (e purtroppo pure in gran parte di quello "di sinistra") una mentalità fortemente liberista. Al punto tale che oggi sembra utopistico anche solo immaginare che un qualunque governo possa adottare politiche un minimo intelligenti e lungimiranti.
NO!!!
Oggi guai ad uscire fuori dallo schema "parità di bliancio, dunque, tagli alle spese sociali, tagli ai salari e alle pensioni, libertà di licenziamento, privatizzazioni, liberalizzazioni, ecc."
Questi dogmi liberisti hanno già dimostrato la loro validità nella Grecia degli ultimi anni e -per chi si ricorda- nell'Argentina di 10 anni fa, ridotta alla miseria proprio da politiche simili a quelle tanto care all'Unione Europea.
L'Argentina -per la cronaca- è riuscita ad uscire fuori dalla tremenda crisi che stava letteralmente dissanguando il suo popolo proprio cambiando -con Kirchner e ora con la Fernandez- radicalmente politiche economiche e ora ha un'economia in forte crescita.
Ma temo che prima che le istituzioni europee si accorgano di ciò dovremo masticare molta miseria.


A questo punto mi rimane forse solo un'aspettativa un minimo credibile:
che gli italiani (e gli europei) si rendano conto che non si può continuare avanti così e che capiscano pure che non basta il solito sfogo ormai scontato contro "i politici". Il rifiuto della politica e l'astensionismo elettorale, pur comprensibili, non ci portano a niente.
Se si vogliono davvero cambiare le cose in meglio occorre lottare per difendere i propri diritti, organizzarsi, e soprattutto prendere coscienza: il peggior nemico di un popolo che lotta è l'ignoranza!

E' precisamente a questo che servivano (e servono) le "ideologie": non come dogmi o schemi chiusi, ma come strumenti di analisi e di comprensione della realtà.
Tutti i grandi rivoluzionari ce l'hanno insegnato.

Buon 2012

lunedì 19 dicembre 2011

il mio nuovo blog

Carissimi/e,
come potete vedere ho creato un nuovo blog.
Una scelta obbligata, per la verità, dato che il servizio Splinder sta chiudendo i battenti.
Appena avrò preso dimestichezza con il nuovo blog, riprenderò a scrivere articoli. Per il momento mi limito a farvi gli auguri di buone feste e un felice anno nuovo!

Lo so: sembra una battuta, visto quello che il Governo Monti sta preparando per il prossimo anno (e che andrà ad aggravare ulteriormente la già pesante stangata "regalataci" dal precedente Governo Berlusconi), ma tant'è.
Infatti, mi auguro che la felicità per il prossimo anno, vi deriverà non tanto da un miglioramento del tenore di vita (scordatevelo, a meno che non fate parte del 5% degli italiani già ricchi), bensì dalla (ri)scoperta dell'importanza e dell'utilità della lotta e della coscienza.
La lotta rende liberi e -perchè no- dà anche felicità!!