venerdì 10 febbraio 2012

Siria, l'Occidente sta preparando l'ennesima guerra!

Premesso che a me il regime siriano -in sè- non mi piace, e per vari motivi, e non ho alcun interesse a difenderlo. E' uno stato molto poco democratico, vi governa un'oligarchia, ed è repressivo.
Ma queste sono caratteristiche che hanno più o meno tutti gli stati mediorientali e la Siria non è certo tra i peggiori. Anzi, è uno dei pochi stati arabi laici (rimasti).

La domanda che mi pongo è perchè la guerra civile sia scoppiata proprio in Siria. Ossia, in un paese dove -rispetto agli standards mediorientali- motivi di malcontento ce ne sono tutto sommato pochi.
Se andiamo a vedere altri stati arabi, difficilmente troviamo condizioni di vita e politiche migliori di quelle siriane. Viceversa, troviamo situazioni molto peggiori: stati ultra-oscurantisti (vedi Arabia Saudita e vari emirati) e ferocemente repressivi e/o paesi dove gran parte della popolazione vive in miseria (tipo l'Egitto).
Non solo: le aperture democratiche di Assad (presidente della Siria) non hanno quasi riscontri in altri paesi arabi.
Perchè proprio in Siria?

La guerra civile siriana ha molto poco a che vedere con le rivolte popolari spontanee egiziane, tunisine, yemenite e del Bahrein. Anzi, a Damasco ci sono state diverse manifestazioni popolari di massa in difesa di Assad (più o meno censurate dalla nostra "informazione").
Le "notizie" che ci arrivano dalla Siria, derivano (tutte) da non meglio precisate "fonti dell'opposizione". Alla faccia del "pluralismo".
Nelle ultime ore, inoltre, è emersa la notizia che tra gli insorti militano soldati del Qatar e addirittura britannici. A conferma di come dietro ciò che sta accadendo in quel paese è frutto di una strategia di conquista USA-NATO-Israele.

Ciò che sta accadendo in Siria non ha nulla di spontaneo, nè di popolare, ma DOVEVA accadere per forza. Perchè? Per il semplice motivo che Damasco è rimasto credo l'unico paese arabo a non accettare la supremazia USA (e occidentale, in genere). E la Siria, pur non avendo il petrolio, è tuttavia un paese chiave nel Medio Oriente: abbattere l'attuale regime siriano porterebbe un rafforzamento strategico degli USA e di Israele nella zona del mondo più ricca di petrolio.

La risoluzione dell'ONU, che chiedeva la cacciata di Assad, è però stata bocciata, grazie al veto della Cina e della Russia.
Prima di dare giudizi sull'operato di questi due paesi, vanno tenuti presenti dei fatti:
primo, tutte le guerre degli ultimi 15 anni (Kossovo, Afghanistan, Iraq, Libia) sono state portate avanti dalla NATO-USA (anche) per indebolire i suoi principali concorrenti, ossia, Mosca e Pechino. I quali finora sono stati zitti e pazienti. Ma, si sa, ogni pazienza ha un limite!
Secondo, la risoluzione 1973 ONU sulla Libia dello scorso anno è stata pesantemente infranta dalla NATO, la quale invece di limitarsi a far rispettare la "no fly zone", come avrebbe dovuto fare, ha bombardato città, acquedotti, ospedali, centrali elettriche, nonchè l'esercito libico (a terra). Cina e Russia possono fidarsi ancora?
Entrambe sanno benissimo che accettare la risoluzione ONU contro la Siria significa dare il via libera all'ennesima guerra di occupazione USA-NATO e alla loro sostanziale colonizzazione del paese arabo, naturalmente dietro falsi pretesti "umanitari" o di "esportazione della democrazia".
Dunque, Cina e Russia hanno fatto benissimo a porre il veto.

Ma il discorso è un po' più complesso. La situazione irachena e quella libica (dove la guerra civile prosegue, anche se nessuno ne parla più) dimostrano che le invasioni militari degli occidentali, lungi dal "portare la democrazia", scatenano tensioni, lotte, attentati terroristici e conflitti di vario genere, laddove i regimi precedenti riuscivano invece a mantenere la situazione relativamente tranquilla.
Ora, la Siria è al centro di tutta una serie di dinamiche interne al mondo arabo-islamico, che qualora scatenate, provocherebbero reazioni conflittuali a catena anche negli altri paesi dalle proporzioni e dagli esiti difficilmente prevedibili, alimentando il terrorismo.
C'è veramente poco da stare tranquilli (anche da noi).

E pensate che per gli USA-Israele, dopo la Siria, l'obiettivo successivo è addirittura l'Iran!!!!
Forse i Maya ci avevano veramente azzeccato...

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